Affetto al suo piacer, quel contemplante libero officio di dottore assunse, e cominciò queste parole sante: «La piaga che Maria richiuse e unse, quella ch'è tanto bella da' suoi piedi è colei che l'aperse e che la punse. Ne l'ordine che fanno i terzi sedi, siede Rachel di sotto da costei con Beatrice, sì come tu vedi. Sarra e Rebecca, Iudìt e colei che fu bisava al cantor che per doglia del fallo disse 'Miserere mei', puoi tu veder così di soglia in soglia giù digradar, com'io ch'a proprio nome vo per la rosa giù di foglia in foglia. E dal settimo grado in giù, sì come infino ad esso, succedono Ebree, dirimendo del fior tutte le chiome; perché, secondo lo sguardo che fée la fede in Cristo, queste sono il muro a che si parton le sacre scalee. Da questa parte onde 'l fiore è maturo di tutte le sue foglie, sono assisi quei che credettero in Cristo venturo; da l'altra parte onde sono intercisi di vòti i semicirculi, si stanno quei ch'a Cristo venuto ebber li visi. E come quinci il glorioso scanno de la donna del cielo e li altri scanni di sotto lui cotanta cerna fanno, così di contra quel del gran Giovanni, che sempre santo 'l diserto e 'l martiro sofferse, e poi l'inferno da due anni; e sotto lui così cerner sortiro Francesco, Benedetto e Augustino e altri fin qua giù di giro in giro. Or mira l'alto proveder divino: ché l'uno e l'altro aspetto de la fede igualmente empierà questo giardino. E sappi che dal grado in giù che fiede a mezzo il tratto le due discrezioni, per nullo proprio merito si siede, ma per l'altrui, con certe condizioni: ché tutti questi son spiriti ascolti prima ch'avesser vere elezioni. Ben te ne puoi accorger per li volti e anche per le voci puerili, se tu li guardi bene e se li ascolti. Or dubbi tu e dubitando sili; ma io discioglierò 'l forte legame in che ti stringon li pensier sottili. Dentro a l'ampiezza di questo reame casual punto non puote aver sito, se non come tristizia o sete o fame: ché per etterna legge è stabilito quantunque vedi, sì che giustamente ci si risponde da l'anello al dito; e però questa festinata gente a vera vita non è sine causa intra sé qui più e meno eccellente. Lo rege per cui questo regno pausa in tanto amore e in tanto diletto, che nulla volontà è di più ausa, le menti tutte nel suo lieto aspetto creando, a suo piacer di grazia dota diversamente; e qui basti l'effetto. E ciò espresso e chiaro vi si nota ne la Scrittura santa in quei gemelli che ne la madre ebber l'ira commota. Però, secondo il color d'i capelli, di cotal grazia l'altissimo lume degnamente convien che s'incappelli. Dunque, sanza mercé di lor costume, locati son per gradi differenti, sol differendo nel primiero acume. Bastavasi ne' secoli recenti con l'innocenza, per aver salute, solamente la fede d'i parenti; poi che le prime etadi fuor compiute, convenne ai maschi a l'innocenti penne per circuncidere acquistar virtute; ma poi che 'l tempo de la grazia venne, sanza battesmo perfetto di Cristo tale innocenza là giù si ritenne. Riguarda omai ne la faccia che a Cristo più si somiglia, ché la sua chiarezza sola ti può disporre a veder Cristo». Io vidi sopra lei tanta allegrezza piover, portata ne le menti sante create a trasvolar per quella altezza, che quantunque io avea visto davante, di tanta ammirazion non mi sospese, né mi mostrò di Dio tanto sembiante; e quello amor che primo lì discese, cantando 'Ave, Maria, gratia plena', dinanzi a lei le sue ali distese. Rispuose a la divina cantilena da tutte parti la beata corte, sì ch'ogne vista sen fé più serena. «O santo padre, che per me comporte l'esser qua giù, lasciando il dolce loco nel qual tu siedi per etterna sorte, qual è quell'angel che con tanto gioco guarda ne li occhi la nostra regina, innamorato sì che par di foco?». Così ricorsi ancora a la dottrina di colui ch'abbelliva di Maria, come del sole stella mattutina. Ed elli a me: «Baldezza e leggiadria quant'esser puote in angelo e in alma, tutta è in lui; e sì volem che sia, perch'elli è quelli che portò la palma giuso a Maria, quando 'l Figliuol di Dio carcar si volse de la nostra salma. Ma vieni omai con li occhi sì com'io andrò parlando, e nota i gran patrici di questo imperio giustissimo e pio. Quei due che seggon là sù più felici per esser propinquissimi ad Augusta, son d'esta rosa quasi due radici: colui che da sinistra le s'aggiusta è il padre per lo cui ardito gusto l'umana specie tanto amaro gusta; dal destro vedi quel padre vetusto di Santa Chiesa a cui Cristo le clavi raccomandò di questo fior venusto. E quei che vide tutti i tempi gravi, pria che morisse, de la bella sposa che s'acquistò con la lancia e coi clavi, siede lungh'esso, e lungo l'altro posa quel duca sotto cui visse di manna la gente ingrata, mobile e retrosa. Di contr'a Pietro vedi sedere Anna, tanto contenta di mirar sua figlia, che non move occhio per cantare osanna; e contro al maggior padre di famiglia siede Lucia, che mosse la tua donna, quando chinavi, a rovinar, le ciglia. Ma perché 'l tempo fugge che t'assonna, qui farem punto, come buon sartore che com'elli ha del panno fa la gonna; e drizzeremo li occhi al primo amore, sì che, guardando verso lui, penètri quant'è possibil per lo suo fulgore. Veramente, ne forse tu t'arretri movendo l'ali tue, credendo oltrarti, orando grazia conven che s'impetri grazia da quella che puote aiutarti; e tu mi seguirai con l'affezione, sì che dal dicer mio lo cor non parti». E cominciò questa santa orazione: 1 4 7 10 13 16 19 22 25 28 31 34 37 40 43 46 49 52 55 58 61 64 67 70 73 76 79 82 85 88 91 94 97 100 103 106 109 112 115 118 121 124 127 130 133 136 139 142 145 148 151 Absorbed in his delight, that contemplator Assumed the willing office of a teacher, And gave beginning to these holy words: “The wound that Mary closed up and anointed, She at her feet who is so beautiful, She is the one who opened it and pierced it. Within that order which the third seats make Is seated Rachel, lower than the other, With Beatrice, in manner as thou seest. Sarah, Rebecca, Judith, and her who was Ancestress of the Singer, who for dole Of the misdeed said, 'Miserere mei,' Canst thou behold from seat to seat descending Down in gradation, as with each one's name I through the Rose go down from leaf to leaf. And downward from the seventh row, even as Above the same, succeed the Hebrew women, Dividing all the tresses of the flower; Because, according to the view which Faith In Christ had taken, these are the partition By which the sacred stairways are divided. Upon this side, where perfect is the flower With each one of its petals, seated are Those who believed in Christ who was to come. Upon the other side, where intersected With vacant spaces are the semicircles, Are those who looked to Christ already come. And as, upon this side, the glorious seat Of the Lady of Heaven, and the other seats Below it, such a great division make, So opposite doth that of the great John, Who, ever holy, desert and martyrdom Endured, and afterwards two years in Hell. And under him thus to divide were chosen Francis, and Benedict, and Augustine, And down to us the rest from round to round. Behold now the high providence divine; For one and other aspect of the Faith In equal measure shall this garden fill. And know that downward from that rank which cleaves Midway the sequence of the two divisions, Not by their proper merit are they seated; But by another's under fixed conditions; For these are spirits one and all assoiled Before they any true election had. Well canst thou recognise it in their faces, And also in their voices puerile, If thou regard them well and hearken to them. Now doubtest thou, and doubting thou art silent; But I will loosen for thee the strong bond In which thy subtile fancies hold thee fast. Within the amplitude of this domain No casual point can possibly find place, No more than sadness can, or thirst, or hunger; For by eternal law has been established Whatever thou beholdest, so that closely The ring is fitted to the finger here. And therefore are these people, festinate Unto true life, not 'sine causa' here More and less excellent among themselves. The King, by means of whom this realm reposes In so great love and in so great delight That no will ventureth to ask for more, In his own joyous aspect every mind Creating, at his pleasure dowers with grace Diversely; and let here the effect suffice. And this is clearly and expressly noted For you in Holy Scripture, in those twins Who in their mother had their anger roused. According to the colour of the hair, Therefore, with such a grace the light supreme Consenteth that they worthily be crowned. Without, then, any merit of their deeds, Stationed are they in different gradations, Differing only in their first acuteness. 'Tis true that in the early centuries, With innocence, to work out their salvation Sufficient was the faith of parents only. After the earlier ages were completed, Behoved it that the males by circumcision Unto their innocent wings should virtue add; But after that the time of grace had come Without the baptism absolute of Christ, Such innocence below there was retained. Look now into the face that unto Christ Hath most resemblance; for its brightness only Is able to prepare thee to see Christ”. On her did I behold so great a gladness Rain down, borne onward in the holy minds Created through that altitude to fly, That whatsoever I had seen before Did not suspend me in such admiration, Nor show me such similitude of God. And the same Love that first descended there, “Ave Maria, gratia plena”, singing, In front of her his wings expanded wide. Unto the canticle divine responded From every part the court beatified, So that each sight became serener for it. “O holy father, who for me endurest To be below here, leaving the sweet place In which thou sittest by eternal lot, Who is the Angel that with so much joy Into the eyes is looking of our Queen, Enamoured so that he seems made of fire?”. Thus I again recourse had to the teaching Of that one who delighted him in Mary As doth the star of morning in the sun. And he to me: “Such gallantry and grace As there can be in Angel and in soul, All is in him; and thus we fain would have it; Because he is the one who bore the palm Down unto Mary, when the Son of God To take our burden on himself decreed. But now come onward with thine eyes, as I Speaking shall go, and note the great patricians Of this most just and merciful of empires. Those two that sit above there most enrapture As being very near unto Augusta, Are as it were the two roots of this Rose. He who upon the left is near her placed The father is, by whose audacious taste The human species so much bitter tastes. Upon the right thou seest that ancient father Of Holy Church, into whose keeping Christ The keys committed of this lovely flower. And he who all the evil days beheld, Before his death, of her the beauteous bride Who with the spear and with the nails was won, Beside him sits, and by the other rests That leader under whom on manna lived The people ingrate, fickle, and stiff-necked. Opposite Peter seest thou Anna seated, So well content to look upon her daughter, Her eyes she moves not while she sings Hosanna. And opposite the eldest household father Lucia sits, she who thy Lady moved When to rush downward thou didst bend thy brows. But since the moments of thy vision fly, Here will we make full stop, as a good tailor Who makes the gown according to his cloth, And unto the first Love will turn our eyes, That looking upon Him thou penetrate As far as possible through his effulgence. Truly, lest peradventure thou recede, Moving thy wings believing to advance, By prayer behoves it that grace be obtained; Grace from that one who has the power to aid thee; And thou shalt follow me with thy affection That from my words thy heart turn not aside”. And he began this holy orison. Canto XXXII
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