Santu Antine e Museo Nuragico di Torralba
Il nuraghe del complesso archeologico del Santu Antine venne costruito durante l'Età del Bronzo, probabilmente nel corso del sec. XVI a.C., e rappresenta una delle testimonianze
più significative della Civiltà Nuragica, sia per le dimensioni che per le caratteristiche architettoniche.
La costruzione consiste in un bastione di forma approssimativamente triangolare, con ai vertici tre torri circolari, che racchiude un vasto cortile ed un'imponente torre centrale di
17 metri di altezza residua.
L'edificio è in basalto lavico del posto, con murature interamente costruite a secco, senza utilizzo di malte.
Le pietre, di dimensioni megalitiche nella parte più bassa delle strutture, appaiono più ridotte e rifinite man mano che si sale ai piani superiori della costruzione.
Le porte d'ingresso culminano con poderose architravi in pietra, mentre gli ambienti circolari presentano una copertura a falsa cupola (tholos).
All'esterno del bastione, tra il sec. XIII e il sec. IX a.C., si sviluppò un vasto villaggio nuragico in parte riportato alla luce dagli scavi archeologici e che sembra interessare
un'area assai vasta.
Molti reperti sono esposti nel Museo della Valle dei Nuraghi di Torralba, che presenta un'esposizione archeologica organizzata secondo un accurato percorso didascalico, in modo da consentire
al visitatore la comprensione del quadro territoriale e delle tematiche storiche.
In particolare, al pianterreno si offre una descrizione storica oltre che archeologica, attraverso un grande plastico del complesso nuragico del Santu Antine, corredato di un'ampia
tavola cronologica che permette di identificare le tappe dello sviluppo culturale dell'isola.
Al primo piano si attraversa la Sala del Territorio, con una presentazione di materiale descrittivo di tutti i principali monumenti archeologici del territorio di Torralba, proseguendo
verso la Sala Santu Antine, in cui otto vetrine sono dedicate ai reperti provenienti dagli scavi presso il nuraghe.
Si passa quindi alla Sala Romana, in cui un'interessante serie di manufatti testimonia la vita dell'abitato anche in epoca storica.
Si accede infine al giardino archeologico, con una cospicua collezione di pietre miliari rinvenute nei pressi di Torralba, che attraverso iscrizioni e dediche consentono una significativa
ricostruzione della rete viaria romana in Sardegna.