Il Palazzo Reale di Genova
Edificato dalla famiglia Balbi nella prima metà del Seicento, passò successivamente ai Durazzo, che lo trasformarono in un'imponente residenza di rappresentanza ad opera dell'architetto Carlo Fontana, attualmente inserita nel Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
Il Fontana incorporò nella costruzione alcuni edifici circostanti, e la arricchì scenograficamente di un solenne atrio da cui si dipartono gli scaloni monumentali, separando quindi il cortile d'onore dai suggestivi giardini, ricchi di vegetazione e di piante esotiche, che dividono il corpo del palazzo dalla sottostante zona portuale.
Degli interni settecenteschi, particolarmente significativi sono la Galleria degli Specchi, la sala affrescata da Valerio Castello e la Galleria della Cappella.
Nel 1822 l'edificio venne ceduto ai Savoia, assumendo quindi la denominazione di Palazzo Reale e dotandosi di nuovi arredi ed ambienti, in particolare la Sala del Trono, la Sala delle Udienze ed il Salone da Ballo.
Attualmente il piano nobile ospita la Galleria di Palazzo Reale, in cui si possono ancora ammirare i mobili originali, dalla metà del sec. XVII fino all'inizio del Novecento.
La Sala delle Battaglie è ornata da grandi quadri raffiguranti combattimenti navali; La Sala del Tempo è tappezzata alle pareti da 23 dipinti inseriti in cornici a stucco.
La Galleria degli Specchi è di aspetto fastoso e scenografico, con decorazione a fresco (1730) di Domenico Parodi, completata da una serie di statue romane.
Di grande importanza la pinacoteca, che oltre a dipinti di grandi artisti genovesi del Seicento, come Bernardo Strozzi, il Grechetto, Giovanni Battista Gaulli e Domenico Fiasella, vanta capolavori di Bassano, Tintoretto, Luca Giordano, Van Dyck, Ferdinand Voet e Guercino.
Interessante anche la collezione di sculture antiche e moderne, tra cui spiccano opere di Filippo Parodi, uno dei massimi esponenti della scultura barocca genovese.