Museo delle Ceramiche di Castelli
La cittadina di Castelli, in provincia di Teramo, vanta un'antica ed importante tradizione nell'arte della ceramica, qui lavorata da dinastie di maestri, le cui opere sono esposte nei musei più prestigiosi del mondo.
Il Museo della Ceramica fu istituito per ospitare la Raccolta Civica di Maioliche creata da Gian Carlo Polidori nel 1934, che comprende il
Polittico di Colledoro(1615-16), diverse tavelle provenienti dalla chiesetta di San Donato, nota per lo stupefacente soffitto maiolicato, e gli ex-voto della chiesa di San Rocco.
La sede è il Convento dei Minori Osservanti, complesso architettonico del Seicento, con uno splendido chiostro, composto da 12 arcate a tutto sesto, sostenute da 8 colonne in pietra e 4 pilastri angolari, ed affrescato ai primi del Settecento con storie di vita della Vergine.
Lo spazio espositivo si presenta come un vero e proprio percorso di arte e studio nel mondo della ceramica, distribuito per 15 sale su due piani.
Al pianterreno si trova la sezione archeologica ed un interessante laboratorio artigianale, che illustra le varie tecniche di lavorazione, mentre al primo piano l'itinerario si snoda lungo un'esposizione cronologica che descrive l'evoluzione delle splendide maioliche castellane fino ai giorni nostri.
Sono presentate le manifatture della dinastia dei Pompei, con splendidi lavori cinquecenteschi, antichi vasi da farmacia della cosiddetta tipologia "Orsini Colonna", vasellame da parata e da mensa, mattonelle devozionali e pregevoli mattoni maiolicati da soffitto e da pavimento.
Importanti anche i lavori della famiglia Grue, con le loro decorazioni barocche, e del ceramista Silvio de Martinis, che introduce una variegata produzione con decorazione a fiori su fondo bianco, nonché di Gesualdo Fuina, che si caratterizza per la raffinata variazione sul tema a fiori blu.